Questa singolare figura, molto popolare nel medioevo, la scoprii circa 25 anni fa grazie alla collana di librogame Misteri d’Oriente, in cui il protagonista era proprio il Prete Gianni, guerriero crociato alla ricerca della famosa e forse inesistente città di Shangri-La. Una quest che porterà l’eroe (ossia il lettore) a viaggiare nel tempo, tra civiltà esotiche, seguendo un filo d’Arianna che fa anche da percorso iniziatico.
Alla fine di questo percorso il Prete Gianni arriverà a Shangri-La, o forse a una più spirituale illuminazione/elevazione.
Saga tra le più mature e ben scritte di tutte quelle narrativo-ludiche pubblicate da Edizioni EL, Misteri d’Oriente è una perla – ahimé incompiuta – che ogni tanto sfoglio ancora, sebbene non giochi più a nessun librogame da parecchi anni (salvo qualche eccezione con gli inediti in inglese, procurati tramite Amazon).
Parlo di incompiutezza perché la saga si fermò al quinto titolo, senza mai arrivare alla tanto sospirata Shangri-La. Il che ha un suo romanticismo (dunque l’illuminazione è una meta irraggiungibile?), ma lascia comunque un certo sconforto ai non pochi appassionati della saga.
In realtà esistono due volumi apocrifi, il sesto e il settimo, scritti da Federico Bianchini e illustrati da Giovanmaria Cirronis.
Sto parlando di Nel Paese dei Dragoni e de Il Deserto della Morte.
Entrambe i libri sono scaricabili in formato PDF gratuito dai link che vi ho appena postato.
Senz’altro si tratta di una bella iniziativa (tra l’altro italianissima), per cercare di concludere un’opera che è rimasta colpevolmente incompleta per colpa dell’editore francese e degli autori.
Misteri d’Oriente tocca diverse tappe, una più affascinante dell’altra.
Si parte dall’Asia Minore, in cerca del Vecchio della Montagna, leader del culto degli assassini.
Da qui si passa poi all’Antico Egitto, nella città di Tebe (13 secolo a.C.), tra mummie, sfingi e magia negromantica.
La terza tappa tocca le leggendarie Miniere di Re Salomone, per quella che è forse l’avventura più “selvaggia” della saga.
Da qui il Prete Gianni viaggia quindi nella sordida ma meravigliosa Babilonia, città ricca di fascino e di pericoli.
La quinta e ultima avventura “ufficiale” trasporta il lettore in India, tra i Thug fedeli alla dea Kalì.
La sesta novella della saga, ovvero la prima apocrifa, si svolge in Cina, tra le guerre civili che sconvolgono il Celeste Impero.
La settima impresa del Prete Gianni tocca infine un’altra regione cinese, e quindi la capitale imperiale Loyang. Da lì si parte poi attraverso i cancelli della sotterranea Agarthi…
Ancora oggi i libri di Misteri d’Oriente sono piacevoli da rileggere.
Senz’altro abbiamo a che fare con dei gamebook maturi e ben bilanciati, che puntano tutto sulla storia e non sui meccanismi di gioco (invero molto semplici).
Se mai vi capitasse di adocchiarli in qualche bancarella dell’usato non esitate e acquistateli. Anche se presi come normali libri d’avventura essi si rivelano divertenti e ricchi di spunti non banali.
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