Michael Rotondi, Giulio Zanet. Loveless

a cura di Francesca Pergreffi

inaugurazione sabato 14 settembre ore 19 alla presenza degli artisti
nell’ambito del festivalfilosofia 2013 sull’amare
dal 13 settembre al 20 ottobre 2013
presso Spazio Meme, in via Giordano Bruno 4 a Carpi (Mo)

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Michael Rotondi, Ritratto, 2013.

LOVELESS è un progetto inedito dei due artisti Michael Rotondi e Giulio Zanet creato per il Festival di Filosofia sull’amare. La mostra, curata da Francesca Pergreffi, inaugurerà allo Spazio Meme di Carpi in via Giordano Bruno, sabato 14 settembre alle ore 19 alla presenza degli artisti.
In occasione della mostra sarà presentato il catalogo “Loveless, cahier d’artistes”. Un volume illustrato in cui la dialettica visiva tra sentimento ed erotismo sfocia in un’unica percezione dell’amore e dell’amare, racchiusa in un centinaio di pagine a colori.

Tra cuore e carne -  Il progetto LOVELESS nasce prendendo spunto dal titolo del celebre disco dei My bloody valentine, e si sviluppa come una ricognizione su due modi di vivere l’amore: romantico e pornografico.

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Giulio Zanet, Senza Titolo, 2013.

Michael Rotondi e Giulio Zanet si confrontano e s’interrogano, partendo dal loro vissuto personale, analizzando le loro esperienze passate e presenti. Compongono una sorta di diario visivo della loro intimità e dei loro diversi modi di amare; un’oscillazione perpetua tra cuore e carne. Le poetiche dei due artisti dialogano e s’intrecciano sulla parete fornendo una visione unica di due approcci amorosi apparentemente antitetici dove il sentimento si “sporca” con l’erotismo e lo “sconcio” diventa amore. Due modi di relazionarsi che, intersecandosi in maniera dialettica, confluiscono in un’unica concezione dell’amare, scoprendosi indispensabili e necessari l’uno all’altro.

Michael Rotondi, 2L, 2013.

Michael Rotondi, 2L, 2013.

Conversazione tra Francesca Pergreffi, Michael Rotondi e Giulio Zanet

F.P.: La scelta dei My bloody valentine come colonna sonora ha un significato particolare?

M.R.: “Il disco “Loveless” è fantastico, uno spaccato generazionale.
Inoltre sia il nome della band che il titolo del loro lavoro più celebre é in sintonia col nostro progetto: “Senza amore” e “il mio cuore insanguinato”. Valentina come simbolo del cuore, e della sofferenza nel caso del nome della band. My bloody valentine è un documento verbale e poi visivo del paradosso amoroso. La conseguenza di una fine che uccide il cuore e  per dimenticare reagisce  o chiudendosi  tra le proprie cose o facendo sesso fino a schiacciare e polverizzare il ricordo. Si ha avuto amore, si é amato e di risposta a ciò o ci si isola nella malinconia, o si cerca di colmarlo attraverso l’eros.”

F.P.: Loveless è una provocazione? Il punto di partenza del vostro diario o il punto d’arrivo?

M.R.: “Loveless è provocatorio; è la partenza e l’arrivo; un cerchio.”
G.Z.: “ Loveless è una provocazione. L’amore salverà il mondo”
F.P.: Secondo voi c’è il confine tra carne e cuore?

M.R.: “Quando non c’è, è  amore vero”
G.  Z.: “Esiste sicuramente un confine tra carne e cuore ma la meraviglia sta nello sconfinamento.”

F.P.: Dov’è che inizia, se per voi esiste, la fase di “contaminazione” tra l’erotismo e il sentimento?

M.R.: “Quando si ama si annulla automaticamente l’ eros, la “ sporcizia” e  il sentimento . Si annullano  le tre differenze e diventano una cosa sola.”
G.Z .: “Erotismo e sentimento si contaminano in continuazione per quanto mi riguarda.”

F.P.: Nella vostra analisi c’è una definizione, una risoluzione finale, o rimane una vivisezione accurata di un disordine emotivo carnale e spirituale; di un’oscillazione a cui ancora a oggi, non vi è una formula?

M. R.: “Il disordine é la parola chiave, quello é l’inizio del sentimento e del tutto. Mente nel kaos e brividi sulla pelle. Non ci sono formule ma molteplici punti di vista personali, estratti di vita vissuta”.
G.Z.: “Non esiste una formula: è un mistero senza soluzione la riuscita degli elementi.”

Maggio 2013

Giulio Zanet, Abbraccio, 2013.

Giulio Zanet, Abbraccio, 2013.

Michael Rotondi (1977)

Nel 2006 è in “Laboratorio Italia”, edito da Johan & Levi. Nel 2008 nel dizionario “Giovane Pittura Italiana” della rivista Flash Art. Nel 2009 è per “Italian Newbrow” alla Biennale di Praga e in residenza a Londra. Nel 2010 a Berlino, collettiva “New Transit”, Germania. L’artista Arcangelo lo invita alla residenza “C.A.P.A.” a Benevento. Nel Gennaio 2011 in “Italian Newbrow” per Giancarlo Politi editore e in “Fratelli D’Italia” per Giunti editore. A New York per la collettiva “Nuovo profilo italiano”. Collettiva “Danno d’immagine”, a Pechino. Pubblica il libro “Sto* Disegnando !!!” per la casa editrice Bevivino. Nel 2012 personale a Milano dal nome “Via Rotondi”. Finalista del “Laguna Art Price”, Venezia, vince una residenza a Mumbai, India. È invitato alla Biennale Italia-Cina. Finalista del “Premio Michetti” è inserito in “Popism” di Luca Beatrice e nel libro omonimo edito da Vallecchi. Presente nel libro “Italian Newbrow – Cattive compagnie” di Ivan Quaroni, per Allemandi Editore. Nel 2013 espone a Mumbai per la Sakshi Gallery, India.

http://michaelrotondi.blogspot.it

Michael Rotondi, Paesaggio, 2013.

Michael Rotondi, Paesaggio, 2013.

Giulio Zanet (1984)

Nel 2007 arriva terzo al premio “Arte Laguna”. Nel 2008 partecipa alla collettiva “Master of Brera”, Liu Hiusu Art Museum, Shangai, è inoltre nella collettiva “New art new pop”, Centro d’arte e Cultura di Brolo, Molgiano Veneto. Nel 2009 è finalista del Premio Combat, espone nelle collettive “Do not cross the line” Stazione di Porta Nuova a Torino e “Open#1, S.A.L.E”, Ex Magazzini del Sale, Venezia.Arriva secondo nel 2010 al Premio Italian Factory ed espone presso la First Gallery a Roma. L’anno seguente partecipa a due residenze: una Santiago de Compostela e una a Berlino; svolge la personale “Hangover” al GiaMaArt Studio a Benevento; è finalista al Premio Celeste. Nel 2012 è finalista al Premio LissonE. Espone in due bi-personali: con Ester Grossi “Written on the hays”, First Gallery, Roma e con Sabrina Casadei “Growing in lightness” Kaleidoskop, Berlino. Dello stesso anno le personali “ Scuse per Viaggiare” 5aOfficina, Milano, “Things to do today”, Quattrocentometriquadri, Ancona. Partecipa alla collettiva “Crises and Rises” Istitut Francais-Palazzo delle Stelline, Milano. Nel 2013 è invitato alla residenza “Haihatus” in Finlandia.

http://giuliozanet.tumblr.com

Giulio Zanet, Senza Titolo, 2013.

Giulio Zanet, Senza Titolo, 2013.

Loveless – Michael Rotondi e Giulio Zanet

dal 13 settembre al 20 ottobre 2013 nell’ambito del festivalfilosofia 2013 sull’amare 
inaugurazione sabato 14 settembre ore 19
Spazio Meme – via Giordano Bruno 4a, Carpi. www.spaziomeme.org
Mostra a cura di: Francesca Pergreffi
Catalogo a cura di: Francesca Pergreffi
Progetto grafico del catalogo “Loveless, cahier d’artistes”: Kreativehouse
Mostra realizzata con il Patrocinio della Città di Carpi, in collaborazione con il festivalfilosofia, con il contributo del Centro Culturale Lucio Lombardo Radice.
Per informazioni: Francesca Pergreffi – francesca@spaziomeme.org
 
Orari
13-14 settembre dalle 9 alle 23, domenica 15 settembre dalle 9 alle 21
Dal 16 al 20 settembre: tutti i pomeriggi dalle 16 alle 20, sabato e domenica anche la mattina dalle 10 alle 13, chiuso il giovedì.
Meme è un’associazione culturale che prevede una tessera soci annuale ad offerta libera; gli eventi e le mostre sono a ingresso gratuito.
 
Collegamenti utili:
http://michaelrotondi.blogspot.it/
http://giuliozanet.tumblr.com
http://www.kreativehouse.it

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