Jugoslavia, primi anni ’70.
Nicola, rappresentante di legname di ritorno in Italia, attraversa una zona boschiva dei Balcani. Per evitare una donna stagliatasi improvvisamente sulla strada, sbanda e danneggia l’auto. È notte e non c’è modo di trovare un meccanico per diverse ore, perciò Nicola accetta l’ospitalità di una famigliola locale, i Ciuvelak. Tra di essi c’è la giovane e bella Sdenka ma anche l’aggressivo Jovan, che tra l’altro si offre di dare un’occhiata alla macchina di Nicola.
Proprio Jovan sembra impazzire di punto in bianco, conficcando un paletto nel cuore dell’anziano capofamiglia, Gorka, il cui corpo subisce un’istantanea putrefazione, sotto lo sguardo incredulo dell’ospite italiano.
È così che inizia “la notte dei diavoli”, che porterà Nicola a scoprire l’orribile segreto che nasconde la famiglia Ciuvelak. Un segreto che affonda nel folklore balcanico…
Film italo-iberico del 1972, con la regia di Giorgio Ferroni, La Notte dei Diavoli è un’insolita pellicola di vampiri, che si discosta dallo “stile Hammer”, per ammantarsi di toni più moderni, cupi e carnali.
Tra l’altro è una citazione (o meglio, una sorta di remake allungato) di uno degli episodi de I tre volti della paura, di Mario Bava, del 1963. Si tratta dell’episodio intitolato I Wurdalak, a sua volta ispirato a un racconto di Aleksej Konstantinovič Tolstoj.
Proprio i wurdalak sono i protagonisti del film di Ferroni. Con tale termine si identificano i vampiri del folklore russo e di alcune zone dei Balcani.
Si diventa wurdalak per colpa di una maledizione di famiglia, solitamente lanciata da una strega o da un mago. Al momento della morte, il “maledetto” torna in vita come vampiro. I primi bersagli del non-morto sono i membri della sua stessa famiglia e il suo obiettivo è tramutarli tutti quanti in wurdalak, per poi dare la caccia tutti insieme agli incauti visitatori che transitano nel loro territorio.
In questo senso il film riesce a mantenere fede alla figura del succhiasangue slavo, che vede Nicola come involontario e sfortunato testimone della maledizione che grava sui Ciuvelak.
La Notte dei Diavoli mischia le tipiche atmosfere da film vampiresco – oscurità, boschi nebbiosi, un lento crescendo del terrore – con elementi più moderni, a partire dall’ambientazione attuale, fino ad arrivare ad alcune scene sanguinose, ma contestualizzate e di buona fattura.
La pellicola merita sicuramente di essere riscoperta, visto che si pone un gradino sopra i tanti b-movie horror degli anni ’70. Nota di merito per alcuni elementi del cast, da Gianni Garko (nessuna parentela con Gabriel!) alla fascinosa Agostina Belli, vero valore aggiunto del film.
La versione DVD è stata realizzata solo nel 2012, dopo quarant’anni di oblio, in cui la pellicola veniva proiettata a orari improbabili, spesso su canali regionali.
Se vi interessa recuperare un horror datato, ma fatto come si deve, potete finalmente farlo.
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