Dario Molinaro ai Magazzini Criminali di Sassuolo

Tra disegno e letteratura: i "misteriosi racconti" dell'artista di Foggia Dario Molinaro, ai Magazzini Criminali di Sassuolo

La simbologia dell'inconscio resa attraverso sovrapposizioni di diverse dimensioni spazio-temporali. Partendo dal disegno come pura essenza dell'espressione artistica. E' la poetica di Dario Molinaro, artista di Foggia sempre più presente sulla scena contemporanea per il suo oggettivo talento e per l'originalità del suo stile. Non a caso la galleria Romberg Arte Contemporanea di Latina lo ha scelto come uno degli artisti che rappresentano l'Italia alla fiera d'arte parigina "Cutlog 2012", appena terminata. E' una "fiaba misteriosa di cui non può parlare" quella di Dario Molinaro, che, fino al 4 novembre espone le sue nuove opere nella personale "I have a mysterious tale ad cannot speak it", ai Magazzini Criminali di Sassuolo, in provincia di Modena.
La cifra stilistica dell'artista foggiano è il disegno - china su carta intelaiata- rigorosamente in bianco e nero. Immagini e ritratti che si intersecano con scritte tratte da brani letterari o con simboli numerici. Molto forte è infatti, nella poetica di Molinaro, il legame tra letteratura e arte figurativa.
Intensi volti umani o animali, anche preistorici, immersi in paesaggi urbani post-moderni popolano l'universo onirico dell'artista pugliese, in cui le diverse dimensioni spazio-temporali s'intrecciano generando "sovrapposizioni scombinabili di più  livelli": sono "disegni che raccontano tante storie" e che hanno comunque tra loro "un equilibrio formale", come sottolinea la curatrice della mostra Chiara Messori che vede - a ragione - nell'arte di Dario Molinaro, una "musicalità compositiva".
E, si potrebbe aggiungere, una rappresentazione artistica della fantasia che rischia di perdersi nella realtà fenomenica.