Passeggiando per via Ciovasso, una delle strade più caratteristiche e ricche di gallerie d’arte di Milano, è difficile non essere attratti dal clamore visivo delle opere pittoriche di David Bowes, dall’irresistibile cromia audace e luminosa. La mostra raccoglie le opere recenti dell’artista americano, nato nel 1957, dalla biografia ricca di esposizioni in spazi prestigiosi. Si tratta di una serie di dipinti interamente eseguiti in Italia, dove l’artista si è recentemente stabilito. L’esposizione è allestita nel candido spazio della Galleria Antonio Battaglia, realtà oramai consolidata e dall’attività quasi decennale, dove si alternano giovani proposte e artisti noti e consolidati del panorama contemporaneo nazionale e internazionale. Già nel cortile che precede l’ingresso della galleria, si viene sedotti dalla sensuale gioia di vivere espressa nel grande dipinto esposto nella parete frontale, che l’occhio del passante curioso può intravedere già dall’esterno dell’edificio. Una volta entrati ci si rende meglio conto dell’immaginario e della tecnica utilizzata dall’artista: un insieme di vibranti e leggere pennellate multicolori che vanno a formare figure sospese tra realtà e mondo onirico, rese con la semplicità e l’approccio ludico di chi utilizza la pittura per raccontare storie armoniche e piacevoli, dall’inclinazione positiva e senza toni drammatici. Un’urgenza di raccontare la propria vita e i propri ricordi attraverso citazioni, volute e dichiarate, prelevate dalla storia della letteratura e dell’arte, emerge in tutti i dipinti di Bowes. Le narrazioni si tingono così di un velo di malinconia, tipico di quando si rievoca il passato, sia personale che collettivo, per ricordare un’età dell’oro perduta che si vuole con tutte le forze ritrovare. Le pennellate sono leggere come sono leggeri e fugaci i ricordi, fisicamente impalpabili ma presenti nell’etere. Nelle opere in mostra ricorrono i riferimenti alla pittura di Filippo De Pisis, uno dei più raffinati artisti del novecento italiano tanto amato da David Bowes, In particolare ricordano De Pisis le pennellate diafane come battiti d’ali e le composizioni metafisiche di alcuni dipinti, nei quali l’artista ha rappresentato oggetti di piccole dimensioni inseriti in paesaggi visionari, sfalsandone le dimensioni e rendendo evidente l’artificiosità della narrazione, resa così ancor più poetica ed enigmatica. Il dipinto visibile vicino all’ingresso della galleria è forse il più rappresentativo dell’intera esposizione: si tratta di un classico paesaggio dalle chiare tinte pastello, nel quale tra le montagne sullo sfondo campeggia un’enorme figura femminile, nuda e dall’espressione sorridente. Una rappresentazione della donna idealizzata, fusa con la natura e il paesaggio, vicina alle visioni del simbolismo e del surrealismo, che però vengono qui depurate dagli aspetti aggressivi e spigolosi di un femminile da “femme fatale”, tipici del decadentismo, per virare verso una visione della donna più morbida e accogliente. Il “Pleasant Land” di Bowes emerge come un mondo magico dalle forme morbide, dominato dall’elemento femmineo, materno e fecondo, nel quale poter ritrovare una felicità infantile perduta, un modo di vivere leggero e ludico distante dalle costanti preoccupazioni della quotidianità, ma non per questo impossibile. Una mostra quella di Bowes che alleggerisce i cuori, disponendo l’animo dello spettatore allo stupore e alla meraviglia nei confronti della vita, atteggiamento sempre più prezioso in un mondo pericolosamente votato al pessimismo.
Info:
Dal 13 ottobre 2011 al 12 novembre 2011
David Bowes – The Pleasant Land
Galleria Antonio Battaglia
Via Ciovasso 5 - Milano
Orario d’apertura: dal martedì al sabato 15,30 – 19,30
www.galleriaantoniobattaglia.com – info@galleriaantoniobattaglia.com
Tel/fax +39 02 36514048