Le "Eva-sioni" di Forte e Fluon. Intervista con artisti e curatori

Dal 13 al 20 maggio, nelle sale dello splendido Palazzo Vernazza-Castromediano di Lecce, si terrà una doppia personale dal titolo Eva-sioni, a cura di Katia Olivieri ed Andrea Novembre. Protagonisti lo scultore onirico Duilio Forte ed il musicista-pittore pop Andy Fluon.
 
Architetto prestato all'arte, Forte diviene sceneggiatore del proprio mondo, del quale gestisce la forma, il passaggio del tempo e gli attori che lo abitano, mescolando storia e natura e dando vita ad una nuova era ontologica, incentrata sui capisaldi della trasformazione e dello sviluppo dell'universo in un continuum spazio-temporale.
 
Personalità eclettica e dalle mille sfaccettature quella di Andrea Fumagalli - in arte Andy Fluon – musicista, fondatore insieme a Morgan della band Bluvertigo e DJ, oltre che pittore. Ispirato dal colorismo di Peter Max e dai temi dell'arte POP anni '70-'80, Fluon dipinge e decora tele ed oggetti, restando ancorato ad un tempo in cui arte e musica coabitavano in totale sinergia e ripercorrendo le tracce del folklore urbano e delle sue contaminazioni.
 
Riporto di seguito una breve intervista gentilmente concessami dai curatori e dagli artisti.
 
Katia Olivieri e Andrea Novembre, come è cominciato il sodalizio tra una curatrice ed un architetto?
 
Andrea Novembre (AN): Il sodalizio tra me e Katia e' del tutto casuale come gran parte delle cose che accadono nella vita di un uomo, ma per chi come me non crede nel caso ma anzi crede che per ogni incontro ci sia un giusto momento ed un giusto luogo ti risponderei che e' stata un'affinità energetica ad unirci, avvenuta per caso, consolidata per scelta e riconoscimento di anime diverse ma simili.
 
Katia Olivieri (KO): Fare qualcosa insieme è stato un pensiero comune fin dal nostro primo incontro...il resto è venuto da sé naturalmente.
 
Come nasce il titolo della mostra, Eva-sioni?
 
AN: Il titolo Eva-sioni e' un concetto che appartiene come l'etimologia della parola stessa suggerisce, ad un voler evadere un desiderare qualcosa di diverso che al momento non vediamo e quindi desideriamo, e' l'uscire da un luogo chiuso, metaforicamente parlando la nostra comune vita (non la mia) si basa su strutture rigide da seguire, il titolo e' l'emblema di una vita che vuol cominciare a vivere di suo, libera da schemi e da pregiudizi, l'arte come strumento di liberazione, di Evasione.
 
Come è nata l’idea di un progetto che coinvolgesse Andy Fluon e Duilio Forte?
 
KO: Ho conosciuto Andy a Roma in occasione del 40° anniversario di Hard Rock, mi ha consegnato fra le mani i suoi cataloghi e il suo biglietto da visita. Ho pensato a lui e alle sue “evasioni Pop” per questa mostra. Andrea ha pensato a Duilio Forte. L’idea ci è piaciuta da subito.
 
Come si legano le personalità dei due artisti, eterogenei sia nella concezione formale sia nell'utilizzo di supporti artistici (pittura pop-psichedelica quella di Fluon e scultura rigorosa ed utopistica quella di Forte)?
 
KO: Le personalità non si legano, si relazionano. Quello del legame è un falso problema. Il legame non è dato in sé, ma costruito, ricercato, realizzato allo stesso modo di come la trama di un film è data dal montaggio. L’opera, semmai, si concede all’esplorazione, propone relazioni, non segue nessun percorso prestabilito, né si sottrae ad una serie continua di domande, diventando essa stessa domanda, senso molteplice, vuoto, tutto. L’opera racconta se stessa e non chiede di essere raccontata o legata per coerenza.
 
AN: Duilio ed Andy non legano, questo e' il punto di partenza, non cerco assonanze cerco diversità linguistiche e formali, credo nella dicotomia credo nella disuguaglianza.
Mi attraggono gli antipodi, gli opposti; loro sono la metafora perfetta della diversità. Esprimono mondi e linguaggi diversi che si incontrano solo nella necessita creativa. Sono entrambi mossi da necessita' di espressione manifesta nelle loro opere, quasi una sorta di linguaggio materico che esprime la loro forte personalità.
 
Andy tu sei specializzato in illustrazione e grafica e ti occupi da sempre di arti visive. Come sei riuscito a legare la musica con l’arte e che differenze hai riscontrato tra la carriera di musicista e quella di artista?
 
Andy Fluon (AF): Il mio lavoro da diverso tempo si basa sul movimento di pittura e musica secondo lo stesso percorso creativo, per realizzare un dipinto o una canzone avviene una visione parallela.
Tra il mondo dell'arte e quello musicale ci sono diverse similitudini, soprattutto per quel che riguarda i sistemi utili per divulgare il proprio lavoro. Un discografico spesso ricorda un gallerista, nel bene e nel male, una mostra ricorda un concerto.
 
Andy, qual è il contrario di arte e perché?
 
AF: Il contrario di arte sono le "regole", perchè non sono altro che un limite dell'espressione.
 
Duilio, tu hai origini italo-svedesi e nella tua attività artistica hai dato ampio spazio a questa dualità; a tuo avviso, quali differenze esistono tra l’arte italiana e l’arte svedese? Esiste un divario a livello qualitativo, di pubblica fruizione e di contaminazioni esterne?
 
Duilio Forte (DF): L'arte svedese è più legata all'emozione, mentre quella italiana è legata a un ragionamento più intellettuale. In questo emergono le differenze tra Italia e Svezia nel ruolo che hanno ricoperto nella storia, dove è indubbio che l'Italia è stata più protagonista.
 
Duilio, pensi che l’arte debba essere per tutti o per pochi “eletti”?
 
DF: Per tutti. Esistono vari livelli di lettura di un'opera d'arte. A livello emozionale dovrebbe poter raggiungere tutti, mentre ci sono livelli più complessi e stratificati che possono essere più criptici da comprendere. L'approccio all'arte è un percorso di scoperta.
 
Andy e Duilio, cosa della realtà contemporanea portate nelle vostre opere e cosa invece è frutto del vostro inconscio o della vostra fantasia?
 
AF: della realtà porto la sintesi delle forme, dei soggetti, degli ambienti, nella continua ricerca del bello. L'inconscio impagina il dipinto e la scelta iconografica grazie all'immaginazione, dispone i colori e gli accostamenti tra tutti gli elementi.
 
DF: Hic et nunc. Siamo frutto del vivere oggi, e automaticamente le opere son legate alla contemporaneità.
Inconscio e fantasia si sviluppano all'interno del contesto in cui viviamo, ricerca e curiosità ti portano a sviluppare il modo originale di vivere il presente.
Le persone sono come spugne che vengono colonizzate dalle idee che poi possono veicolare.
 
E’ il pubblico ad avere bisogno dell’arte o l’arte ad aver bisogno del pubblico?
 
AF: Penso che l'Arte sia un flusso alchemico che si muove da sé. Probabilmente gli artisti hanno bisogno del pubblico, in modo da poter creare uno scambio energetico e una condivisione. Per quel che riguarda il mio lavoro è fondamentale.
 
DF: Entrambe le cose. Essendo l'arte uno strumento di comunicazione, è necessario che esistano due interlocutori.
 
Che tipo di reazione vi aspettate dal pubblico leccese?
 
AF: Sono stato a Lecce e la trovo una città stupenda, non conosco la realtà del pubblico leccese
e in genere non ho mai aspettative, al limite una breve speranza, di suscitare curiosità.
 
DF: Speriamo che le opere siano in grado di emozionare, incuriosire e stimolare il pubblico, che sono i tre passaggi chiave.
 
Un motivo a testa per cui vale ancora la pena fare/occuparsi di arte.
 
KO: Nutre l’anima e il pensiero.
 
AN: L'arte per me e' un concetto quasi divino, religioso, per cui la si fa senza pensare se sia giusto farla, praticarla, esporla o raccontarla; come faccio io che non sono certo un artista. Credo che ognuno di noi sia o possa essere un artista attraverso il proprio linguaggio. Il mio è solo un punto di vista personale, espresso attraverso il mio dire, il fare, il raccontare. Mi sento un osservatore attento che vive il proprio tempo. Non esiste una vita che non sia di per sé una forma artistica, non esiste arte senza vita.
 
AF: Ho scelto di vivere secondo quel che amo fare. L'Arte in qualsiasi forma abbraccia la mia scelta e rappresenta la base della mia energia vitale.
 
DF: E' possibile forse farne a meno?

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Durante la vernice, il videomaker Franco Livera ed il performer Massimiliano Manieri, affiancheranno la mostra con le proprie opere.
 
Eva-sioni
Inaugurazione 13 maggio ore 19.00
13 maggio-20 maggio 2012
Palazzo Vernazza-Castromediano
Piazzetta G.Pellegrino/ Via del Palazzo dei conti di Lecce – LECCE
Info: 393.9574395
Sito: http://www.palazzovernazza.it/
 

 

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