Intervista a Paolo Bordino aka PAO - (Parola agli artisti 15)

 

 
Ogni mese chiediamo ad un artista di confrontarsi con alcuni temi, cerchiamo di scoprire cosa pensa dell'arte contemporanea, quali sono i suoi gusti e quali metodologie di lavoro utilizza...

Lobodilattice incontra Paolo Bordino in arte PAO:

 

 

 

 

Cosa rende un artista affermato? il consenso della critica, il consenso del pubblico, o le vendite?



Il consenso della critica è un riconoscimento valido nel lungo periodo, il consenso del pubblico è spesso effimero, ma è quello che da più soddisfazioni, le vendite sono la condizione necessaria per essere artista di professione e non soltanto per hobby.

Credo che tutti gli elementi citati siano importanti e si alimentino l’un l’altro.
Un artista prima di tutto deve essere lui stesso convinto del suo lavoro, percorrere una ricerca personale, riuscendo a cogliere spunti e occasioni che vengono dall’esterno. Un artista deve essere inserito nel proprio momento culturale, confrontarsi con gli altri e proporre una propria chiave di lettura della realtà.
Il consenso e le vendite sono il risultato, non il punto di partenza di un percorso artistico che inizia interiormente, la propria affermazione si sviluppa nel tempo, passo dopo passo, mostra dopo mostra.


(Pao - L'estate è volata via 2009 Acrilico su tela 100x70cm )

Potresti descrivere qual è la costruzione di una tua opera e i materiali che preferisci?

Tempo fa iniziavo a dipingere senza aver focalizzato l’obiettivo, ma i risultati erano ondivaghi, adesso preferisco definire prima ed in maniera precisa l’idea di fondo del quadro. Trovare l’idea spesso è la parte più impegnativa, può arrivare in modo spontaneo mentre faccio tutt’altro, oppure devo cercarla per giorni; quando è così mi metto alla ricerca di ispirazione sfogliando libri di maestri o navigando sul web, cercando le immagini più disparate, ma seguendo sempre delle linee guida su cui lavoro ed effettuo la mia ricerca.
Una volta individuata l’idea da esprimere, trovato il soggetto, inizio uno studio della composizione, spesso usando il computer. Realizzato un bozzetto che solo io sono in grado di decifrare, prendo la tela e traduco in immagine l’idea.
Se l’idea mi appassiona, allora il lavoro è praticamente concluso, dipingere mi risulta facile ed il risultato quasi sempre mi stupisce. Senza questo stimolo fondamentale mi è impossibile riuscire a realizzare qualcosa di valido.
La scelta dei materiali è in funzione dell’idea, per i lavori stradali utilizzo le vernici spray, gli smalti per gli oggetti tridimensionali, acrilici per i dipinti su tela. Ultimamente sto realizzando delle forme in vetroresina su cui poi dipingo.

Potresti descrivere/sintetizzare in poche parole la tua ricerca artistica?

Nella prima fase la mia ricerca si basava su una trasformazione dello spazio urbano in chiave simbolica pop: attraverso l’arte modificavo l’ambiente urbano per modificare la realtà.
Passando a dipingere su tela ho ridotto gli interventi nello spazio esterno per concentrarmi sulla rappresentazione dello spazio interiore. Come i miei graffiti erano per lo più pitture su supporti tridimensionali così sto cercando il superamento della superficie piana in pittura, ultimamente sono arrivato a interessarmi a geometria curva, geometria dei solidi a 4 dimensioni, prospettiva sferica , ho scoperto che esistono nuove leggi, sono concepibili altre dimensioni oltre alle canoniche tre. Voglio cercare di rappresentare la realtà oltre la visione limitata degli occhi, unendo tematiche profonde ad uno stile pop, fruibile da un vasto pubblico.

Arte è anche o sopratutto vernissage e mondanità?
L’arte è tutto tranne vernissage e mondanità, ma il sistema dell’arte contemporanea si basa soprattutto su vernissage e mondanità.
A volte è un rito obbligatorio, a volte una piacevole evasione.


(Pao - In bocca al lupo 2009 Acrilico su tela 50x50cm )

Se dovessi spiegare l'arte contemporanea ad un bambino cosa diresti?
Non si può spiegare l’arte contemporanea senza conoscere la storia dell’arte. Di fronte a tante opere comunque gli narrerei la favola dei vestiti nuovi dell’imperatore.
 
Che musica ascolti?

Mi piace molta musica che spazia tra i generi ma che sempre definirei alternativa, dal punk dei Clash al Jazz di Chet Baker, passando da Elio e le storie tese, Vinicio Capossela, Pink Floyd.
 
Che libri leggi? 


Ultimi libri che ho letto:
Nick Hornby Non Buttiamoci Giù
A. Jodorowsky, Psicomagia: una terapia panica
B. Edwards, Disegnare con la parte destra del cervello

 

 

(Pao - Frutti di Sicilia 2009 Spray su arredo urbano)

 

Cosa guardi in televisione?

Da alcuni anni non ho più la televisione. Inizialmente la scelta era dovuta al fatto che vivendo in studio mi distraeva troppo dal lavoro, ma la “disintossicazione” è stata tale che adesso non riesco proprio a guardarla, trovo i programmi televisivi brutti e volgari, ma soprattutto noiosi.

Guardo però molto volentieri i film. Mi piace molto Tim Burton, i film d’animazione della Pixar, quelli di Miyazaki.
 

Hai un colore preferito?
il colore del cielo.

Artista preferito?
(vanno bene anche artisti contemporanei)


M.c. Escher su tutti,poi Murakami, K. Haring, Salvador Dalì, Picasso, Magritte…

Da Artista, potresti descriverci quale pensi essere il compito di un buon critico d’arte?


Credo che il critico debba riuscire ad analizzare il lavoro degli artisti, individuare le correnti ed esprimere la struttura concettuale sottointesa al lavoro degli artisti, i quali agiscono spesso istintivamente senza riuscire a razionalizzare il loro lavoro.

 


(Pao - Il compleanno 2009 Acrilico su vetroresina 70x70cm )

Leggi riviste d’arte? Quali?



Raramente compro le riviste, ma leggo le riviste online, soltamente Undo.net, exibart, teknemedia e Lobodilattice :)
 
 
 
Cosa pensi della diffusione dell’arte attraverso le nuove tecnologie, il binomio arte/internet, 
aiuta o penalizza?



Internet è uno strumento di conoscenza meraviglioso, rappresenta una rivoluzione culturale della stessa portata della macchina a vapore, il mondo sta cambiando attraverso la rete e naturalmente l’arte stessa sta vivendo questo cambiamento. Non è più pensabile fare a meno di internet, l’arte è comunicazione e la comunicazione passa principalmente attraverso la rete; è ovvio però che un quadro per apprezzarlo fino in fondo si deve vedere dal vivo, una riproduzione, cartacea o digitale che sia, rimane sempre parziale.

 

 

 

 

 

 

[PAROLA AGLI ARTISTI 15, Intervista a Paolo Bordino (PAO), pubblicato su Lobodilattice il 01 - 02 - 2010]

 

 

 

 

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