Il conoscitore dei linguaggi dell'arte è come un medico, i linguaggi dell'arte sono una necessità diagnostica e autoanalitica. Non dovrebbe esistere medicina priva di arte e in ogni ospedale di fianco a un medico dovrebbe esserci un artista, proprio perché si tratta indubbiamente di un linguaggio interdisciplinare.
In fondo il fenomeno virale del "selfie" non è proprio sintomatico di una volontà di comunicazione artistica che passa per la propria immagine, comune a tutto il genere umano?
L'arte è lo stile di un linguaggio, un modo, un atteggiamento, che attraverso un media trasmette una informazione, promuove armonia e comunica attivamente con il verbo dell'arte; è lo strumento di bilanciamento delle complessità poste in essere.
La creazione artistica unisce, accomuna e favorisce il dialogo nel profondo e nell'intimo.
Il web è un grande palcoscenico netmoderno, che attraverso la consapevolezza dei linguaggi dell'arte fatti propri con gli strumenti più congeniali al proprio essere, eleva, comunica, aumenta il livello di comprensione dell'altro e infonde bellezza.
La creatività e il gioco, sono il nuovo strumento di scambio reciproco di contenuti generazionali, in un momento storico in cui il mercato delle forze politiche, ne ignora completamente il ruolo nodale e partecipato, in una qualsiasi organizzazione sociale preindustriale (non molto tempo fa, se ragioniamo sulla storia dell'umano). L'arte e le sue innumerevoli espressioni, sono il cuore di una pratica efficace, trasversale a qualsiasi sapere e specializzazione.
Bisogna usare il "Selfie" come cavallo di troia per sconfiggere e convivere con la noia, alimentando attraverso di esso l'immaginazione, non esiste umano che non abbia immaginazione e non ragioni concettualizzando per immagini; è grave che nella nostra società adulti permettano alla noia di comprimere la loro immaginazione anche attraverso il loro linguaggio del corpo.
L'immaginazione e la creazione mantengono lo spirito giovane.
Una ricerca di un linguaggio artistico e il nutrimento della propria immaginazione, ha alcuni ingredienti:
- La meraviglia nei confronti dell'umano, dell'arte e della vita stessa.
- La curiosità, per tutti e per tutto.
- L'esplorazione di tutte le aree d'interesse, in maniera tale da dire si o no, in maniera consapevole a tutte le opportunità.
- La condivisione di idee con persone disponibili al confronto e lo studio delle idee, dei contenuti e delle immagini, diversi dai nostri.
- Il gusto del gioco, dell'improvvisato, della libera sperimentazione, senza necessariamente obiettivi specifici.
- La manipolazione con ogni mezzo artistico.
- La ristrutturazione permanente del proprio pensiero, distanti da problemi di adattamento, paure, dubbi e preoccupazioni, immaginando mondi e immagini diversi (cavalieri azzurri e cristi gialli ad esempio)...
- La ristrutturazione di una vita socioculturale, in rotta verso una idea di felicità umana.
Queste sono le fondamenta dei linguaggi dell'arte e il "Selfie" non è un loro nemico.