Al via da oggi "KunstundKrise-Dalla crisi dell’arte all’arte della crisi.”, la mostra sperimentale degli artisti Andrea Reà Mariano e Simone Moné Corvaglia [NE.EA.BROS.] che espongono al Palazzo Baronale di Martano (Le). La doppia personale, a cura della critica d'arte Cecilia Leucci, è incentrata sulla riappropriazione dei due concetti di "arte" e "crisi" e prevede l'esposizione di installazioni, immagini fotografiche, opere visuali, performance live, videoarte, all'insegna dell'interazione con gli spettatori e in relazione a un concetto di arte inteso come puro coinvolgimento dei sensi.
I concetti di “affettività”, “infanzia”, “tempo”, “crescita”, “individualità”, “esistenza”, “conoscenza” e “percezione” si convertono, acquisiscono significati nuovi in relazione a un'inedito concetto di "crisi" che include il concetto di confusione sensoriale inerente allo smarrimento sociale che diventerò fulcro di una scoperta fenomenologica, legata al recupero di una nuova identità.
Fino al 5 settembre 2012
opening: mercoledì 29 agosto, ore 20.30
“KUNSTUNDKRISE - Dalla crisi dell’arte all’arte della crisi"
NE.EA.BROS: Andrea REA’ Mariano e Simone MONE’ Corvaglia
a cura di Cecilia Leucci
Palazzo Baronale - Martano (LE)
Orari: 19.00-21.30
Infotel: 389.6848533
Infoweb: cecilialeucci@gmail.com
l progetto “KunstundKrise” nasce dalla volontà di Andrea Reà Mariano e Simone Moné Corvaglia, di riappropriarsi dei concetti di “arte” e “crisi” con l’intento di rimodularne la percezione sensoriale, guardando all’arte non come mero decorativismo borghese od ornamento non più in grado di rispecchiare le esigenze della società, ma piuttosto come puro coinvolgimento dei sensi.
Il progetto vede l’esposizione di installazioni ed interventi interattivi che danno vita a situazioni inattese e surreali con le quali il pubblico è invitato ad interagire, assorbendo input da ogni elemento circostante, giungendo a dubitare di ciò che ha di fronte, sconvolgendone il significato convenzionale, per cogliere l’instabilità percettiva sulla quale si fonda la fruizione artistica.
Anche il significato di “crisi” muta, inglobando in sé il concetto di confusione sensoriale, che trasforma i punti di vista e si connota come contrapposto a sé stesso. Lo sconvolgimento interiore causato da un momento di smarrimento sociale, diventa fulcro di una nuova scoperta fenomenologica, legata al recupero della propria identità.
Le nozioni di “affettività”, “infanzia”, “tempo”, “crescita”, “individualità”, “esistenza”, “conoscenza” e “percezione” si convertono, acquisendo connotati identificativi completamente nuovi.
Il progetto sperimentale è strutturato come un percorso in progressione, in cui lo stesso concetto di arte entra in crisi, per ritrovare – al termine del viaggio – l’ispirazione finale, in base alla quale lo squilibrio può coincidere con rinnovati valori sociali e culturali, assolutamente positivi ed incoraggianti.
Il progetto “KunstundKrise” intende diffondersi in maniera virale, sfruttando il concetto del “viaggio”, per rendere la mostra itinerante e quindi visitabile in più appuntamenti annuali.
Il progetto intende inoltre puntare sulla comunicazione e la divulgazione dell’oggetto tematico, per creare una presa di coscienza totale e diramare su più fronti la promozione del nuovo stato conoscitivo.
Cecilia Leucci