PASSION LIVES HERE

“Per realizzare un sogno non è sufficiente formularlo in modo corretto e con tutti i crismi del caso. Sono necessari altri ingredienti, ingredienti interiori, personali. Il primo tra questi è la motivazione.
 Se dovessimo utilizzare la metafora di un auto, la motivazione è il carburante. Qualcuno la confonde con il motore. Con una metafora culinaria la motivazione è  il forno o la cucina a gas, la fonte d’energia che ti  consente di concretizzare un piatto e che ti spinge a scendere dal letto ogni mattina e intraprendere tutte le attività della giornata. Per un artista (compreso lo chef) è il colore o l’idea  di una composizione, è un elemento chiave e determinante. Non a caso un’auto con  il serbatoio vuoto non va  da nessuna parte!

Realizzare un sogno, qualunque sogno, richiede molta energia quindi la motivazione deve essere costantemente alimentata.

Non è sufficiente cucinare o dipingere per avere un buono stipendio o per sentirsi dire “bravo” appagando così il proprio ego ottenendo affetto e ammirazione da chi ci sta intorno perché, quando l’elemento motivante viene meno , ci si ritrova soli e magari “a piedi “. Bisogna decidere di dedicarsi  a occupazioni che siano in armonia con le proprie corde o aspirazioni perché solo in questo modo  potremo autoalimentare le nostre passioni per effetto del piacere di farle.  Sicuramente non si rimane  a piedi, perlomeno fino a quando quell’attività continuerà a piacere.
E’ il caso di tutti quegli Chef che, da anni, sono sulla cresta dell’onda, stellati, famosi e che rispondono costantemente a domande del ti “cosa ci vuole per diventare uno chef stellato?”…. PASSIONE, è la risposta ricorrente. E’ il caso di artisti di ingegno che vincono premi e vivono della loro arte ….   La PASSIONE è quello che li conduce nel loro percorso.

La passione è  anche quello che accomuna due giovani galleristi torinesi che, dopo aver lavorato per anni negli ambiti più disparati a volte solo per sentirsi dire “bravo”, hanno deciso di aprire uno spazio dedicato all’arte e alla buona cucina. Certo …. La motivazione è molto forte. Non lo fanno per uno stipendio astronomico o per appagare il proprio ego. Lo fanno innanzitutto per PASSIONE, perché hanno capito che in questo periodo in Italia, con la crisi economica imperante, annessi e connessi, lavorare facendo il proprio piacere è il modo migliore per  approcciare la realtà. Hanno capito che spesso le persone tendono a pensare che “si stava meglio prima” che “si stava meglio quando si stava peggio” occhieggiando il passato e i ricordi come luogo felice. Loro hanno scelto di guardare avanti proiettandosi verso il domani inseguendo sogni, realizzando progetti, fissandosi obiettivi irraggiungibili  secondo il pubblico sentore, consci di andare controcorrente, consci che non è vero che si debba obbligatoriamente operare come forsennati per realizzare i propri sogni  perchè, coloro che sono riusciti  a realizzarli, l’hanno fatto  “essendo qualcosa e non facendo qualcosa”.

Alessandro Allocco

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