Inaugura domani al Mic di Faenza la mostra dedicata alle ceramiche di Pizzi Cannella.
Al MIC, il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, sono in mostra lavori inediti del maestro romano Piero Pizzi Cannella (Rocca di Papa, Roma, 1955). Dalle tele alla ceramica: Pizzi si confronta con un mezzo nuovo, per completare la sua contaminazione artistica in ambiti diversi fin dagli anni Ottanta. Il titolo dell’esposizione, Atmosfere, rappresenta un percorso di 80 opere della produzione in ceramica degli ultimi 3 anni, pensato dalla mostra Chinatown del 2008. I temi ? I soggetti tipici che ricorrono nei lavori del maestro, dai vestiti alle mappe, dai ventagli alle cattedrali, dai mappamondi alle lucertole, ai ferri battuti. Il percorso prosegue in occasione di Arte fiera Bologna.
Pizzi Cannella nel 2009 inizia a lavorare con una tecnica che non aveva mai utilizzato prima: la ceramica, collaborando con lo storico Laboratorio Gatti di Faenza. Il pensiero di utilizzare la materia ceramica si sviluppa dalla mostra pittorica Chinatown (Complesso di Palazzo Pitti a Firenze, 2008), in cui Pizzi pensa all’Oriente, all’idea della porcellana come supporto. Pensiero che lo porta a realizzare un progetto al MIC, dove, dal 18 gennaio al 17 marzo 2013, sono presenti 80 opere in ceramica, con particolare attenzione ai vasi, 13 carte (1 metro x 1,30) e un grande dipinto. Le opere pittoriche non sono ideate ad hoc, ma rappresentano lavori storici per un dialogo poetico con la ceramica: pittura e disegno, portati avanti sin dal periodo della Scuola di San Lorenzo, fondata nel 1982. Già da allora Pizzi affermava “nei miei lavori dipingo me stesso”, come accade a Faenza, dove trasporta i suoi temi, le sensazioni e la poetica in vasi di diverse forme, stretti e lunghi, o più solidi e panciuti, e colori nuovi. Pizzi Cannella elabora un mondo di atmosfere orientali, tra “immagini come ricordi, riflessioni, proiezioni di fantasmi, nuove scoperte, allusioni in quella che diviene per l’Artista, a tutti gli effetti, un’esperienza estetica nuova”, secondo le parole della direttrice del MIC Claudia Casali, curatore della mostra. Un tributo che prosegue in momenti diversi: uno stand personale in Arte Fiera con la OTTO Gallery, che sabato 19 gennaio apre con un’esposizione sul tema dei Notturni; una visita in San Giorgio in Poggiale per vedere le 12 cattedrali (3 m. X 4 m.) acquistate in permanenza dalla città di Bologna (per info Fondaz. Cassa di Risparmio in Bologna / t. 051 2754111). Un percorso è stato anticipato dall’importante personale (19 ottobre-20 gennaio 2013) alla galleria Mucciaccia, con circa 60 opere del maestro tra tele e carte.