E’ mancato a 46 anni il più grande caratterista degli ultimi anni. Attore e regista cinematografico Philip Seymour Hoffman ha ceduto a 46 anni lasciando perplesso e shockato il mondo di Hollywood e non solo. Una notizia di morte che girava da un mese, come calunnia che, tramite la leggerezza e la non mediazione delle notizie via web, non ha portato bene all’artista che ha lasciato un grande pubblico che lo ha amato da sempre. Dal primo Boogie nights (1997) a quel ghigno odioso del personaggio leccapiedi del Grande Lebowsky (1998), al fascino di “quel talento” di Mr. Ripley (1999), alla trasformazione perfettamente aderente nei panni dello scrittore Truman Capote – performance che gli valse l’Oscar nel 2006 -. E poi ancora il surreale Magnolia (1999) e il pauroso the Master, dove vinse la coppa Volpi (miglior attore) a Venezia due anni fa.
La magia del cinema però è questa: i suoi eroi non svaniscono mai. E noi lo ricordiamo così, con le sue mille sfaccettature, un grande talento .. come quel figo di I love radio rock che non cede, e porta avanti la radio/barca clandestina.