finalisti cover contest

Michela Pozzi - copertina n.198

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Michela Pozzi  -  Area temporanea per uno spazio vivibile n.5" fa parte dell'omonima serie fotografica. Il progetto nasce dal desiderio di vivere, per un periodo determinato, in spazi suggestivi e in luoghi generalmente non abitabili. Attraverso l’allestimento d’ inusuali set abitativi (composti da alcuni oggetti dedotti dalla quotidianità) , si ricerca la fusione con l’ambiente circostante e  si adatta il proprio habitat a quelle architetture “naturali”, evidenziando così  una dimensione intima e affettiva con lo spazio stesso.

 

I° classificata COVER CONTEST

Selezionata da:  Luiza Samanda Turrini, Cecilia Freschini, Alessandro Trabucco, Nila Shabnam Bonetti, Emanuele Beluffi

voti popolari: 4

Patrizia Emma Scialpi - copertina n.196

patrizia emma scialpi

Patrizia Emma Scialpi - "Quel che resta è una cura" - Acrilici su foto, cm 13 x 18

Tracce di affetti evaporati, corpi ingialliti ma cari, corpi sconosciuti della gente sconosciuta nelle fotografie sui quale il segno pittorico funge da ri-cucitura emotiva. Il colore, il segno del pennello è come una seconda patina, un’estensione tattile ed emotiva, che sembra voglia creare nuovi suggestivi ponti tra chi guarda e chi è guardato, tra la memoria tracciata e indicale della fotografia e la memoria re-inventata e libera dell’artista.

 

III° classificata COVER CONTEST

Selezionata da: Alessandro Trabucco, Nila Shabnam Bonetti, Emanuele Beluffi, StatArt

voti popolari: 113

 

 

 

Anna Colitti - copertina n.195

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Anna Colitti - My Past & Present Matt

 

"La mia ricerca artistica è strettamente connessa con quella svolta nella mia vita privata e riguarda l’indagine filosofica e psicologica. Questa interazione origina da inquietudini intellettuali ed emotive che da sempre mi hanno spinta alla riflessione. Ultimamente sto riflettendo sul concetto di tempo, sulla valenza diversa che il suo scorrere ha per ognuno, su cio che comporta il diverso relazionarsi ad esso, su confini e memorie. La parola “tempo” deriva dal latino tempus e da un più antico tempos, che significa divisione: cosa rimane dunque dello scorrere del tempo? Rimane una memoria, un ricordo, un’immagine, un relitto. Sto raccogliendo i relitti del tempo e sviluppando questo tema sia in autobiografia che su scala collettiva. Titolo: My past and Matt present Tecnica: 2 light box Misure: 30 x 80 cm e 30 x 40 cm Anno: 2010 Opera nata da un ritrovamento “casuale” che mostra ciò che ero oltre 15 anni fa, la traccia rimasta non è solo della parte più densa del mio corpo, ma anche di quello che era il mio modo di essere all’epoca: si distingue la presenza di numerosi piercing che allora non ho voluto togliere per effettuare la radiografia ai raggi X. Piercing che non ho più, e di cui rimane la traccia sulla mia pelle, oltra che sul mio carattere, anche se ora sono profondamente altro da allora. Piercing che il mio attuale ragazzo porta ancora, e che ha anche lui continuato ad indossare durante le radiografie, in un periodo in cui non sapevamo l’un l’altro di esistere."

 

 

IV° classificata COVER CONTEST

Selezionata da: Emanuele Beluffi, Cecilia Freschini, StatArt, Luiza Samanda Turrini

voti popolari: 32

Maurato - copertina n.191

MAURATO - assemblaggio contenitori di plastica usati (senza uso di collanti) - 2

MAURATO - assemblaggio contenitori di plastica usati (senza uso di collanti) - 2006 -  12 x 12 cm

I Plastic Puppetz (letteralmente “pupazzi di plastica”) sono le creature che Maurato costruisce “in casa” usando qualsiasi contenitore o oggetto (principalmente) di plastica che gli passi per le mani e che abbia la forma che fa al caso suo, come ad esempio il contenitore dello shampoo, del collirio, la capsula dell’ovetto Kinder, etc. L’unione dei vari pezzi avviene senza l’uso di alcun tipo di colla o adesivi, ma esclusivamente attraverso un gioco di incastri con fascette di plastica.

L’approccio usato è lo stesso del bambino che gioca con i Lego: allo stesso modo Maurato crea usando i “pezzi” di cui dispone; la differenza è che questa volta il “cesto dei mattoncini Lego” è rappresentato dall’infinito mondo degli oggetti di plastica che ci circondano ogni giorno.

 

VIII° classificato COVER CONTEST

Selezionata da: Nila Shabnam Bonetti, Cecilia Freschini
voti popolari: 47