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Cindy Ng Sio Ieng - copertina n.154

Cindy Ng Sio Ieng - copertina n.154

 

 

“Tree05”, 2006, ink on photo, 60x43cm, 2006, Ed 3

©Cindy Ng Sio Ieng

Cindy adotta come punto di partenza del suo lavoro l’inchiostro e lo svincola, dopo 5000 anni, dalla subordinazione al pennello. Durante le performance l’artista rimane quasi passiva, lasciando che l'inchiostro nero fluisca sulla superficie fotografica bianca, formando rivoli, vortici, nuvole o alberi… Coi suoi video, documenta proprio questo viaggio astratto del flusso verso lidi figurativi.. "Puoi vedere tutto accadere proprio lì. A volte la vita scorre troppo velocemente, dobbiamo rallentare e osservare ogni movimento” Cindy Ng Sio Ieng

 

 

 

Questa copertina è stata selezionata da Cecilia Freschini

 

Luo Minjun - copertina n.153

 

 

 

"Sweet weapon"

Ink on chinese paper

95x80cm

2005

©Luo Minjun

 

 

Luo Minjun sceglie di abbandonare la pittura a olio in favore di inchiostro di china e carta di riso. Si tratta di una conquista molto importante che incarna il rifiuto di tutto ciò che è stato importato e imposto in Cina, da parte dell'accademismo russo, e il conseguente ritorno a una tradizione ancestrale che da sempre costituiva la gloria della cultura cinese. Una riappropriazione significativa che non si limita ad una differenza tecnica, ma coinvolge anche l’ambito filosofico: un sistema di pensiero e di valori.
La pittura a olio serve a riprodurre la realtà, attraverso la sua natura materica e realista, e una volta asciutta forma uno strato che ricopre la superficie e la nasconde. La china, invece, è fluida, appartiene agli elementi acqua e aria, si integra col supporto lasciandolo interagire, mantenendo un equilibrio tra i pieni e i vuoti che non riproduce la realtà, ma ne crea una alternativa.

 

 

 

Meng Jin & Fang ER - copertina n.152

 

 

 

"Hotel Sixty Nine 69”

(series Love Hotel), 2008/2009,

C-Print, Size: 150x 150 cm ed.10

©Fang Er e Meng Jin

 

Love Hotel, nasce dalla collaborazione fra Fang Er e Meng Jin. Si tratta di un progetto fotografico che esplora il comune interesse degli artisti sull’interrelazione fra edifici fisici, oggetti e il loro contesto sociale. La coppia ha scattato la serie di foto in stanze prese in affitto in vari motel e nell’arco del tempo prestabilito, tre ore, i due hanno accuratamente impacchettato tutto l’arredo che vi era contenuto, spesso davvero bizzarro e fantasioso, nel vano tentativo di fissare nella memoria il ricordo della fragilità di brevi intimi rapporti umani.

 

Questa copertina è stata selezionata da Cecilia Freschini

Chen Hangfeng - copertina n.151

 

 

 

Logomania - Double Happiness

Hand cut on bamboo paper  25 x 35 cm 2007, Edition of 6 + 1AP,  2007

©Chen Hangfeng 

 

Dal 2007, con la serie logomania [http://www.youtube.com/watch?v=q2JmiwFeVL4], Chen Hangfeng, inizia una profonda indagine artistica sullo frenato consumismo che domina la società contemporanea cinese. Mescolando e manipolando i loghi di famose mega-imprese internazionali insieme con simboli cinesi, l’artista shanghaiese, ironizza sulla sfacciata presenza di questi all’interno di un vissuto quotidiano. “Double Happiness”, in particolare, riprende e ricontestualizza la tradizionale tecnica d’intagli di carta, i “paper cuts”, dove a un occhio attento si svela un sapiente gioco di motivi facilmente riconducibili a brand di multinazionali quali McDonald’s, Puma, Adidas…

 


Questa copertina è stata selezionata da Cecilia Freschini